Gli impianti termotecnici (più precisamente gli impianti di riscaldamento, raffrescamento e produzione di acqua calda sanitaria) sono il fattore principale del benessere che la vostra nuova casa potrà donarvi.
Le installazioni previste da capitolato nelle nuove abitazioni, solitamente prevedono funzionalità e progettazione adatti a garantire una alta classe energetica dell’edificio. Questo non toglie che è altresì possibile personalizzare le installazioni da capitolato con funzioni e caratteristiche ulteriormente migliorative dal punto di vista e dal punto di vista del risparmio energetico, e sopratutto da quello del comfort.
Per le nostre villette, da capitolato diamo la possibilità di scegliere tra 2 tipi di impianti: ad aria o a pavimento.
Il primo trasmette il calore per contatto diretto con l’aria: è l’aria a riscaldarsi ed a riscaldare poi gli ambienti abitati.
Il secondo trasmette il calore per radiazione: non è l’aria a riscaldare gli ambienti ma la radiazione termica prodotta dal pavimento riscaldato costantemente.
Di seguito trovate le differenze dei 2 tipi di impianti proposti.
Impianto ad aria | Impianto a pavimento |
Viene montata una UTA (unità di trattamento aria: macchinario che prende aria ambiante e la tratta, riscaldandola o raffrescandola, e la reimmette in ambiente) nel controsoffitto di corridoi o zone tecniche. L’aria viene riscaldata da apposite serpentine montate dentro l’UTA e poi inviata ai vari ambienti per mezzo di apposite canalizzazioni poste nel controsoffitto e successive bocchette di espulsione posizionate sopra le porte delle stanze. Vi è poi una bocchetta nel controsoffitto dalla quale viene ripresa l’aria. | Vengono posati, sopra lo strato alleggerito del pavimento, dei pannelli isolanti sagomati per ospitare le tubazioni radianti (realizzate in speciale materiale plastico). Sopra di essi si getta poi il massetto (un apposito materiale cementizio) per uno spessore di circa 4-5cm. Per riscaldare viene fatta circolare acqua calda nei tubi. Questi poi riscaldano il massetto e quest’ultimo emette una radiazione termica verso l’alto che da una gradevole sensazione di caldo nell’ambiente. |
Caratteristiche Tipicamente l’installazione viene realizzata nel corridoi e nella zona notte, così da poter poi distribuire alle varie stanze, tramite gli appositi canali e bocchette nascosti dal controsoffitto, l’aria trattata dalle UTA. Queste sono normalmente installate: 1 in zona giorno, ed 1 in zona notte. Questo tipo di impianto ha una bassa inerzia termica il che vuol dire che è possibile variare la temperatura delle stanze velocemente (2-3ore). Può produrre sia aria calda che fredda; quindi con lo stesso impianto si può sia riscaldare che raffrescare gli ambienti abitati. È facile da regolare a livello centrale (un solo comando per ogni UTA); ma se si vuole regolare stanza per stanza gli ambienti, bisogna adottare particolari regolatori d’aria. Ha un comfort gradevole quando l’impianto viene portato a regime (cioè alla temperatura desiderata). | Caratteristiche Il principale punto di forza, e anche svantaggio di un impianto radiante, è che non è possibile regolarne la temperatura se non in tempi lunghi: la temperatura inizia a modificarsi dopo 7 o addirittura 8-9 ore successive ad un cambio di regolazione del termostato. Per questo motivo l’impianto a pavimento viene mantenuto costantemente acceso alla temperatura di comfort (tipicamente 20°). Si può variarne la regolazione solo in funzione di appositi regolatori che prevedono, tramite particolari software, l’andamento della temperatura interna in funzione delle variazioni desiderate agli orari stabiliti. In più non è facile da utilizzare nel raffrescamento degli ambienti in quanto l’umidità condensa facilmente sui pavimenti resi freddi se non trattata adeguatamente. Tuttavia, se si utilizza per il raffrescamento a pavimento, si ottiene un livello di comfort estremamente alto e gradevole. |
Impianto Sanitario separato Per quanto riguarda la produzione di acqua calda sanitaria, con un impianto ad aria si utilizza principalmente un apposito bollitore riscaldato da una piccola PDC progettata appositamente per questo scopo, integrata nel bollitore stesso. Può avere capacità da circa 200 o circa 300 litri. La grandezza da scegliere dipende dal numero di abitanti e dalla tipologia di utilizzo dell’acqua sanitaria (se si utilizzano vasche o idromassaggi, non bastano 200 litri. | Impianto Sanitario integrato Anche nella versione ad impianto a pavimento l’acqua calda sanitaria viene immagazzinata in un bollitore; viene però prodotta dallo stesso generatore che produce l’acqua calda dell’impianto a pavimento. Anche in questo caso si possono utilizzare bollitori da circa 200, 300 o anche più litri. In più questi accumuli possono ospitare anche serpentine per poter utilizzare altre fonti di calore come termocamini o impianti solari. |
Da capitolato sono presenti; 2 UTA ad espansione diretta in controsoffitto (1 zona giorno ed 1 in zona notte) per generare sia caldo che freddo; generatori esterni in PDC per ogni UTA; un bollitore sanitario da 180 litri con PDC integrata. | Da capitolato è presente: impianto a pavimento in ogni stanza abitabile; 2 zone impiantistiche se vi sono 2 piani; generatore esterno in PDC e relativo bollitore sanitario da 180 litri; predisposizione per raffrescamento per installare 2 idrosplit. |
Pro: – Fa sia caldo che freddo con lo stesso impianto – Riscaldamento e raffrescamento rapido – Alta efficienza di funzionamento – Reagisce bene con tante persone in casa (es nelle feste) Contro: – Non è possibile regolare stanza per stanza le temperatura con un termostato – Può dare fastidio sentire il movimento dell’aria alla massima velocità all’accensione – tanti macchinari esterni quante unità interne e bollitori presenti – impianto sanitario non integrabile con altri sistemi di generazione – manutenzione da far fare ad un tecnico per pulizia canali di mandata e pulizia filtri | Pro: – Ambiente gradevole da vivere sia con il caldo che con il freddo – Un unico macchinario esterno per fare tutto – Sanitario integrabile con altri sistemi di riscaldamento – Buona efficienza di funzionamento Contro: – alta inerzia termica (7-8 ore per variare la temperatura) – soggetto ad oscillazioni di temperatura dovute all’inerzia – difficile da regolare per il raffrescamento – richiede un deumidificatore per raffrescare – costoso nel raffrescamento – non reagisce bene con tante persone in casa (ex nelle feste) |
MIGLIORIE IMPIANTISTICHE
Entrambe le tipologie impiantistiche presentano ciascuna vantaggi e svantaggi a seconda del tipo di utilizzo che se ne può fare. L’impianto a pavimento però ha la possibilità di implementare migliorie e funzioni più facilmente rispetto a quelle che si potrebbero realizzare in un impianto ad aria. Per questo motivo abbiamo scelto di proporre delle migliorie all’impianto da capitolato che possono essere abbinate solo ad un impianto a pavimento.
Dato che la realizzazione di un impianto a pavimento in sostituzione di quello ad aria richiede anche l’installazione di un diverso macchinario generatore del fluido riscaldante e dell’acqua calda sanitaria, proponiamo anche delle diverse versioni di generatori termici e sanitari in abbinamento agli stessi.
Impianto a pavimento Extra A
Come primo tipo di miglioria impiantistica proponiamo aoltre all’impianto a pavimento, un impianto di raffrescamento simile a quello che comunemente viene identificato come impianto a split. La differenza sta nell’alimentazione di quest’ultimo: verrà utilizzato infatti lo stesso macchinario che alimenta l’impianto radiante.
Si avranno quindi 2 idrosplit (termicamente alimentati ad acqua) montati a parete, uno in zona giorno ed uno in zona notte.
Impianto a pavimento Extra B
Il secondo tipo di miglioria dell’impianto a pavimento da capitolato consiste nella fornitura di un impianto di raffrescamento composto da un idrosplit montato a parete in zona giorno ed una UTA idronica (termicamente alimentata ad acqua) canalizzato in controsoffitto in zona notte. Si avranno così nella zona notte bocchette di mandata in ogni stanza e quindi raffrescamento disponibile anche a porte chiuse. Anche in questo caso verrà utilizzata come alimentazione lo stesso macchinario che alimenta l’impianto radiante.
Impianto a pavimento Extra C
Il secondo tipo di miglioria dell’impianto a pavimento da capitolato consiste nella fornitura di un impianto di raffrescamento composto due UTA idroniche (termicamente alimentate ad acqua) canalizzate in controsoffitto, sia in zona giorno che in zona notte. Si avranno così bocchette di mandata in ogni stanza trattata e raffrescamento disponibile anche a porte chiuse. Ovviamente pure in questo tipo di fornitura verrà utilizzata come alimentazione lo stesso macchinario che alimenta l’impianto radiante.
Impianto a pavimento Extra D
Come ultimo tipo di miglioria dell’impianto a pavimento base abbiamo pensato alla fornitura di un sistema di raffrescamento a pavimento. Per ottenerlo sarà però necessario realizzare, oltre a specifici accorgimenti nella realizzazione dell’impianto radiante, anche un massetto di tipo ribassato (con minor inerzia termica: meno tempo intercorso dal momento della regolazione della temperature e del suo manifestarsi).
Per evitare le condense superficiali (dato che sulle superfici fredde del pavimento in estate può condensare l’umidità in eccesso) verranno adottati appositi deumidificatori. Questi entreranno in funzione grazie a speciali sensori di umidità, solo quando sarà strettamente necessario.
Per migliorare ulteriormente la rendita di questo impianto (sopratutto d’estate), consigliamo l’installazione di un sistema di regolazione modulante. Sono disponibili varie versioni abbinabili a seconda delle esigenze di regolazione.
MIGLIORIE GENERATORI DI CALORE
Questa categoria di migliorie è valida solo per gli impianti a pavimento.
Il generatore dell’impianto a pavimento da capitolato, oltre a riscaldare anche l’acqua calda sanitaria, può essere usato anche per raffrescare gli ambienti. Per questo motivo risulta idoneo per tutte le categorie di migliorie dell’impianto a pavimento.
Abbiamo comunque pensato a due tipologie di miglioramento possibili anche per quanto riguarda questo tipo di apparecchiatura.
Generatore Extra A
In questa o tipo di miglioria proponiamo la stessa gamma di generatore prevista da capitolato ma con abbinata una unità idronica ed un bollitore da 300 litri in versione separata (questa taglia di bollitori è adatta all’utilizzo anche di vasche). In caso necessità di ulteriori carichi sanitari, è possibile aumentare ulteriormente la capacità del bollitore esterno fino ad arrivare a 500litri.
Generatore Extra B
In questa versione di generatore proponiamo una variazione di marca per aggiungere la funzione di integrazione termica con altre fonti di calore. Ciò significa che sarà possibile utilizzate termocamini, pannelli solari, stufe o altri sistema di generazioni dotati delle funzionalità di integrazione termica.
Per maggiori informazioni sull’installazione e l’utilizzo di queste apparecchiature potete contattarci tramite la pagina contatti del nostro sito.